
Luciano Campitelli nasce a Napoli il 23 febbraio, 1955.
Fin dal 1970 collabora come scultore nella bottega di famiglia specializzandosi come ritrattista.
Attento ai movimenti artistici nazionali ed internazionali ha elaborato negli ultimi
anni una serie di sculture di marmo bianco di Carrara e in travertino, di squisita
eleganza formale, che sottolineano la tendenza all’assoluto che si cela sotto le
vibranti sinuosità della materia.
Il suo punto di partenza è certamente legato al realismo, ma Campitelli ha ben presto colto l’importanza degli aspetti strutturali dell’opera sviluppandoli in modo del tutto personale.

Tutto l’iter artistico dello scultore è caratterizzato da un vivace spirito di ricerca e di sperimentazione alla luce dell’intuizione che la materia è energia che perennemente si rinnova.
D’altronde, la forma simbolica della spirale, più volte utilizzata nei lavori degli anni’90 , suggerisce proprio il mito della materia senza peso, della materia nello spazio. La sua è la ricerca di scolpire il vuoto e di rendere,proprio attraverso il vuoto, “il senso dello spazio”.
Fra i tanti lavori: altari,busti e colonnati presso il Tribunale di Napoli,stemma araldico del Cardinale Ursi presso il Palazzo Arcivescovile di Napoli,restauro del pavimento del labirinto presso la Cappella San Severo,restauro della volta a crociera presso la cappella del Duomo di Napoli,presso il Duomo di Salerno sono stati creati
elementi architettonici nella cripta,restauri di mari presso Villa Pignatelli a Napoli e lavorazione fonte battesimale policroma presso chiesa Annunziatella di Napoli.